
Certo leggendo le cronache di questi giorni non si può certo dire che sia cambiata la gestione dei rifiuti. Nel vangelo erano negate le briciole, oggi quelle stesse briciole, tutto ciò che è rifiuto ed avanzi delle tavole degli epuloni dei nostri tempi, sono oggetto di speculazioni. Anche questi atteggiamenti sono giudicati dal vangelo. Nemmeno la gestione dei rifiuti è fuori dalla nostra fede e di questo dovrebbero accorgersene soprattutto gli amministratori locali, sempre pronti a passeggiare in fascia tricolare dietro le statue dei nostri santi e a presenziare in prima fila alle messe solenni. Ma non possiamo scaricare la colpa sempre sugli altri. Ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte. Senza scadere in moralismi sterili o in fioretti impossibili. Il vero peccato non è la ricchezza, se giustamente conquistata, il vero peccato è l'indifferenza verso chi è seduto alla soglia della mia vita e che, con il suo stesso esserci, mendica la mia presenza. Non sempre ci verrà chiesto denaro, anzi quasi mai, non sempre ci verràò chiesto pane, anzi quasi mai. Spesso ci vengono chieste le briciole di una nostra attenzione, di un nostro sguardo, di un nostro sorriso, di un consiglio, le briciole della nostra stima. Una amicizia capace di dare speranza o di sostenerla o anche solo ti tenerla desta. Il vero peccato è questo nostro passare accanto e non voler guardare. Il vero peccato è quando le nostre briciole diventano più importanti dei nostri fratelli.