SOS RICOSTRUZIONE.

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mercoledì 5 gennaio 2011

Eterodiretta. Che belle parole.

Dopo aver arricchito il nostro vocabolario con termini quali C.A.S.E, M.A.P., M.U.S.P., INGV, ed altri post terremoto, stavolta è toccato al sindaco contribuire ad un ulteriore arricchimento linguistico: Eterodiretta. Si, proprio dopo l'intervista rilasciato da mon. Nozza, direttore nazionale della Caritas Italiana, il nostro sindaco ha rispolverato questo bel termine per rivendicare la sua autorità e competenza sulla ricostruzione di L'Aquila. L'Aquila non è terra di missione, secondo Cialente, quindi, cari signori dateci i soldi e poi toglietevi dalle scatole che a spenderli ci pensiamo noi. Dal 31 gennaio 2010 in poi, giorno del passaggio di consegne tra la protezione civile e le amministrazioni locali, tutti ci siamo accorti di un immobilismo devastante. Mancano non solo i fatti ma anche le idee. Manca un progetto a lunga scadenza per questa città, manca una direzione verso cui camminare. Manca un coinvolgimento delle istituzioni con la vita concreta dei cittadini. Proprio stamattina ho notato un parco giochi (?) all'incrocio che dal cimitero porta verso il centro commerciale, andatelo a vedere cari amici e la domanda sorge spontanea: E' questa l'idea di luoghi di socializzazione di cui si parla nella conferenza stampa di Cialente, Pezzopane, Di Stefano? Stiamo freschi! Lungi da me difendere la Caritas, non mi compete. La caritas, attraverso la sua base, si difende da sola. Ricordo solo al sindaco e compagni (senza riferimenti politici) che se non fosse stato per i ragazzi della caritas che hanno donato i tre mesi di vacanze estive alla nostra città il parco del sole sarebbe ancora invaso da cartacce, erbacce, siringhe, ricordi dei cani e chi più ne ha più ne metta; se non fosse stato per i giovani volontari coordinati dalla caritas i nostri bambini e ragazzi avrebbero trascorso un'estate da schifo. Nella parrocchia di Gignano ogni settimana si sono dati la staffetta circa 120 ragazzi che, autogestiti e tutto completamente a proprie spese, hanno dato vita al GREST (Gignano, Collebrincioni, san Giacomo, Torrione, Baden Powel), hanno animato le giornate degli anziani di alcune case di riposo (Fontecchio, san Demetrio), hanno ripulito le strade della città e della periferia, sino a Lucoli ed anche oltre, hanno garantito il servizio d'ordine nelle 24 ore della Perdonanza, hanno ripulito il parco del sole e quello del castello, hanno visitato le famiglie dei progetti C.A.S.E. e M.A.P., visita spesso accompagnata dai pacchi viveri perchè, cara signora Pezzopane, come lei ben sa, dare una casa con un servizio di piatti per 18 a chi ha perso non solo la casa ma anche il lavoro è proprio una bella fregatura, il danno e la beffa... Ricordo anche l'impegno della caritas a garantire nelle varie tendeamiche sparse per il territorio il riscaldamento necessario alle attività di questi luoghi di socializzazione, perché socializzare a -15° non è facile. Queste non erano iniziative eterodirette? Ma poi quale è l'opposto di eterodirette? Forse omodirette?! Se quelle omodirette sono come il parco giochi che ho visto stamattina o come la voragine di soldi messi in preventivo per la ristrutturazione della scuola De Amicis (vero mostro da abbattere più che salvare) allora ben venga l'eterodirezione. Infine, per inciso, vorrei ricordate alla signora Pezzopane, che pure ho visto presente sulla costa quando la caritas organizzava momenti di preghiera e convivialità nelle strutture alberghiere, come mai ora si sta sempre più chiudendo nelle stanze del potere? Appena nominato parroco a Gignano (agosto 2010) l'ho invitata personalmente e per sms a trascorrere con i volontari una serata, un momento di condivisione, anche solo una semplice cena... la stiamo ancora aspettando. All'assessore Di Stefano, che ha parlato di una notevole ed impossibile modifica da apportare al piano regolatore per dare esito ai progetti presentati dalla caritas, da ex geometra vorrei ricordare che la più grande modifica al piano regolatore l'ha già apportata il terremoto senza bisogno di delibere e decreti, la seconda modifica è stata apportata dal Governo e dalla Protezione Civile (dove è più la zona di rispetto cimiteriale ad esempio a Preturo con i M.A.P. vista tombe o anche in quello dell'Aquila con la Torretta che ormai confina e spesso sconfina nel cimitero). Infine un appello a mons. Nozza. Gentile confratello a Gignano abbiamo il terreno di proprietà su cui era costruita la nostra chiesa, fatta demolire a poche ore dal terremoto con un atto a dir poco insipente, abbiamo bisogno di una nuova chiesa e di locali per le attività parrocchiali. Non è necessaria alcuna modifica al Piano regolatore ne alcun cambio di destinazione d'uso, ma da soli non possiamo farcela, nonostante tutti stiamo mettendo da parte un caffè al giorno... Ci pensi don Vittorio e poi ci faccia sapere.

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