+ Dal Vangelo secondo Giovanni.
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
Parola del Signore
Abbiamo seguito con passione e con una certa curiosità l'evolversi, domenica dopo domenica di questo caldissimo agosto, del discorso di Gesù sul pane di vita, contenuto nel capitolo 6 del vangelo di Giovanni. Non noscondiamoci che lo abbiamo seguito anche con una certa noia, noi abituati al mordi e fuggi dei tempi televisivi, posti davanti a questo continuo ripetersi di immagini e verbi in Giovanni, ha messo a dura prova la nostra pazienza. Un mio confratello ha definito questo discorso una specie di soap opera, e se non fosse che il pensiero corre subito a Ridge o a Cento vetrine e per i più anziani a Veronica Castro (ve la ricordate in Anche i ricchi piangono?), il paragone sembra essere azzeccato.
Gesù sino a poco tempo prima era circondato da una grande folla, in fondo ci ha dato da mangiare e nel pacchetto vacanze era inclusa anche la piccola predichetta domenicale del maestro, lo sanno tutti quelli che vanno in gita con la parrocchia, all'improvviso dietro l'angolo, imprevisto, sfugge fuori una messa o un bel rosario con canto stonato alla Madonna.
Ma stavolta la predica si fa ascoltare, è efficace, raggiunge i cuori e li impegna ad una scelta. E' una predica, dopo la quale la vita cambia. Non sei più quello di prima. Devi dire un si o un no. Ma il dramma è che quel si e quel no non sono mai definitivi ma si giocano sempre nelle circostanze concrete della vita. Per questo la domanda di Gesù "volete andarvene anche voi?" percorre i secoli e ci raggiunge, perchè il cuore dell'uomo, oggi come duemila ani fa e come tra duemila anni, è sempre risposta ad un amore che ti chi-ama.
Possiamo resistere alla voce di questo amore accontentandoci di quel che ogni giorno passa il convento, oppure prendere sul serio il nostro desiderio e arrenderci all'evidenza che nessun altro all'infuori di Cristo è stato ed è capace di dire parole di vita eterna, ossia parole che danno un senso eterno alla vita, che superano e trasfigurano la contingenza del momento.
Prendendo sul serio, rispettando, la libertà dell'uomo, Cristo rischia di trovarsi davanti una platea di sedie vuote. Non vuole costringere l'uomo a se, ma pone l'uomo di fronte al suo se più intimo e profondo.
"Volete andarvene anche voi?"
"Signore dove andremo...?"
Tra queste due domande c'è tutto il dramma della libertà di Dio e della libertà dell'uomo. Cristo mendicante del cuore dell'uomo e il cuore dell'uomo mendicante di Cristo.
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