SOS RICOSTRUZIONE.

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sabato 26 settembre 2009


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».


Parola del Signore
Ho una carissima amica che lavora presso un supermercato, esattamente al banco del pane e degli affettati freschi. Non si ritiene molto credente, o almeno non è di quelle credenti praticanti, per dirla con un linguaggio comprensibile a tutti. Tra i vari salumi e formaggi tiene sempre una bottiglia d'acqua in modo da mantenerla fresca ma non freddissima. Capita sempre nei miei giri di arrivare in quel supermercato alla fine delle varie commissioni della mattina (posta, banca, impegni vari) quando il sole si sente e con il sole anche la sete. Puntualmente, prima di fare la spesa, le chiedo un bicchiere d'acqua. Ciò che mi spinge a chiederlo è sempre la sete ma a lei dico sempre che mi sforzo di bere il suo bicchiere d'acqua per farle guadagnare il paradiso, citando le parole di Gesù del vangelo di oggi. Si sorride, sicuri che anche questi piccoli espedienti salvifici trovano posto nel cuore di Dio e magari gli strappano un sorriso. Non voglio banalizzare il vangelo ma è impressionante come la salvezza possa dipendere da un gesto così apparentemente piccolo ed insignificante. Spesso, figli di una cultura che ha perso di vista il valore della gratuità e del non profit, pensiamo che la salvezza possiamo guadagnarla a colpi di pratiche ascetiche al confine dell'umano, dimenticando che la salvezza è grazia, cioè gratis, puro dono, che si conquista restando pienamente umani, capaci cioè di accorgerci della sete del fratello e decidere di rispondere a quel bisogno. Una fede semplice e disarmante che non intruppa nè l'uomo ("non ci seguiva) nè Dio ("chi non è contro di noi..."). La saggezza popolare ha coniato l'espressione "perdersi in un bicchier d'acqua" volendo mettere in evidenza l'incapacità dell'uomo che cerca di far fronte a qualcosa che lo sorprende e lo destabilizza. La sapienza evangelica invece pensa che un bicchiere d'acqua non serve a perdersi ma addirittura a salvarsi.

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