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venerdì 2 ottobre 2009

LETTERA
QUANTO VALE IL LEGAME CREATO DAL BATTESIMO?
Caro Direttore, da sempre ho creduto che il legame che si stabilisce tra le persone mediante il sacramento del Battesimo sia di gran lunga superiore ad ogni altro legame. I legami naturali o di sangue, ad esempio quelli con la propria famiglia, il proprio paese, sono imposti dalla vita. Altri legami invece si scelgono: gli amici, il marito, la moglie. Il legame che si instaura attraverso il Battesimo supera sia l’uno che l’altro, non è propriamente un legame naturale ma non è neanche un legame scelto, possiamo dire che come già Paolo VI diceva della Chiesa è un legame «sui generis». Ci lasciamo liberamente abbracciare da un amore che ci precede e che scegliamo come fondamento della nostra vita e del suo senso ultimo e definitivo. Ed ecco superati tutti gli ostacoli di nazionalità, di sesso, di condizione sociale, di colore, nel battesimo tutti siamo inseriti in quell’unico Corpo di Cristo che è la Chiesa, per cui la gioia di uno dei suoi membri diventa per tutti così come il dolore di uno diventa il dolore di tutti. Questa ultima cosa ce l’ha ripetuta benissimo ed in maniera chiara il papa nel suo discorso a L’Aquila, durante l’incontro con le popolazioni colpite dal terremoto. Alla luce di tutto questo mi risulta difficile capire come possano alcuni giornalisti, da buoni cristiani quali dicono di essere, collaborare alle aggressione portate nei confronti della Chiesa e dei suoi uomini. Mi riferisco al caso Boffo, che poi tanto «caso» non è, ma è persona con cuore, sentimenti, professionalità e una storia che chiedono rispetto, al vero o presunto gelo tra governo e Vaticano e altre strumentalizzazioni assortite. Legittime sono le diversità di opinioni e valutazioni, ma la comunione che nasce dalla Croce di Cristo quella no, non si può svendere mai.
don Bruno Tarantino L’Aquila

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