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sabato 5 dicembre 2009

II domenica d'avvento



+ Dal Vangelo secondo Luca


Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

Parola del Signore.
Grande affresco, tipico dell'evangelista-pittore Luca, circa le coordinate geografiche, storiche, politiche e religiose. Abbiamo un elenco di tutti gli uomini potenti del tempo, non solo potentati politici ed economici, ma anche potentati religiosi, ebbene è vero anche la religione può diventare imposizione violenta di una visione della vita e dell'uomo.
Ma, scherzi della provvidenza divina, la Parola di Dio, la Parola eterna che è stata l'inizio della creazione tutta, scende su un uomo ai margini. Lontano dai palazzi del potere, nel segreto di un arido deserto Giovanni attende il rivelarsi della sua vocazione. Non sappiamo da quanto Giovanni era nel deserto, ma possiamo immaginare l'attesa che lo abitava. Il deserto, luogo della prova e dell'amore, arido d'acqua ed avaro di cibo ma fecondo di interiorità e generoso di silenzio, questo deserto diventa il Luogo scelto da Dio per rivelarsi, per comunicarsi, dopo lunghissimo silenzio, all'uomo smarrito e forse ormai a-teo, senza Dio perchè Dio a lungo stava tenendo il muso, era silente, era assente. Snobba palazzi sontuosi e sinagoghe oranti per scendere su di un affamato e gli affida un bando, un annuncio, una possibilità.
Immergetevi, questo il primo significato della parola battesimo, immergetevi in Dio, cambiate vita e mentalità, lasciatevi avvolgere dal fiume della divina presenza, permette ad essa di avvolgere la vostra vita, fate in modo che l'alta marea del Giordano possa rivestirvi di una nuova umanità.
Usciti dal fiume camminare per il mondo lavorando affinchè ogni ostacolo sia tolto sulla via dell'incontro. Ci sono abissi da colmare, abissi di dolore, di vuoto, di non senso, di solitudine; ci sono strade da rendere dritte affinchè, intravvedendo la meta, le gambe ormai stanche ritrovino forza per un passo ulteriore, perchè nessuna strada sdrucciolevole possa mandare fuori percorso un qualsiasi viandante; ci sono colli e monti da abbassare, i colli del pregiudizio, i monti dell'orgoglio, di un io sempre più dio, i monti della mia saccente ragione, i colli del mio perbenismo che nascondendomi mi rendono invulnerabile al fratello e a Dio stesso.
Perchè mai tutto questo lavoro?
Ogni uomo, e quindi anch'io e anche tu, ogni uomo vedrà la salvezza di Dio. Vedrà ciò che gli occhi non si stancano di guardare, la mia vita realizzata e piena.

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