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mercoledì 17 febbraio 2010

Gettiamo la maschera.

Sento ancora parlare dal pulpito un linguaggio vecchio: piccole e volontarie rinunce, fioretti, giaculatorie... per piacere al Signore e per ricordare e ricordarci come la nostra consistenza non è nelle cose che possediamo (come se il terremoto non ce lo avesse ricordato e fatto vivere abbastanza). E mi sforzo di trovare tutto questo nel vangelo di oggi, quel vangelo che ogni anno puntualmente apre il periodo della quaresima, ma nulla di tutto questo trovo. Trovo invece l'invito a cercare solo nel Padre il senso ultimo di ogni mia azione e a considerare il Suo giudizio, senza fermarmi ai giudizi parziali di uomini in cammino come me. Padri spirituali e predicatori non si stancano di ripetere che questo è il tempo favorevole per un maggiore impegno nella preghiera, nell'elemosina e nel digiuno come cammino di ascesi personale. E' questo quello che dice Gesù? Letto con più attenzione il brano di oggi non mi sembra tanto un invito ad essere più pii, caritatevoli e asceti... no. Gesù ritiene scontati simili atteggiamenti: "quando preghi..., quando digiuni..., quando fai l'elemosina", è come se Gesù ritenesse scontati simili atti, lui che conosce il cuore dell'uomo sa che per natura l'uomo prega, fa l'elemosina e digiuna.
Ecco allora l'invito rivoluzionario: quando compi questi atti che rendono palese la tua umanità, che esprimono la verità del tuo cuore, non essere ipocrita, getta via ogni maschera, e guardati solo in rapporto con il Padre che è nei cieli. Quale incredibile libertà dona la grazia vissuta giorno per giorno. Grazia: parola bistrattata e dimenticata, Grazia ossia gratuità, gratis, dono senza condizioni. Grazia ossia il mio cuore, piccolo e limitato, che partecipa dell'infinito del cuore di Cristo. Il mio gesto umano che diventa divino, che è sintonizzato sulla Sua lunghezza d'onda. E' finito il carnevale, gettiamo via le maschere. Non più principi azzurri e principesse rosa, non più uomini ragno e zorro, non più animali della foresta o eroi siderali ma ... UOMINI. Questa è l'unica conversione che vale agli occhi di Dio. Uomini con un cuore ed uno sguardo come il Suo. Uomini che vivono fino in fondo la loro umanità ed accettano la sfida della verità. Un grande profumo avrebbe dovuto sentirsi oggi nell'aria, o almeno nelle chiese, un profumo avvolgente e suadente, che ti cattura e ti inebria, e che forse ti da anche fastidio. Perché "tu quando digiuni profumati il capo". Pur non avendo il naso chiuso questo profumo non mi è sembrato di percepirlo. Segno che le rinunce e i fioretti ancora una volta hanno vinto sulla Parola di Dio.
Buona quaresima a tutti.

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